Rudy Allimondi – Dall’alba al tramonto, frammenti di volontariato
Area incontro lettori - Piazza Molines Piazza Molines, Giaveno, Torino, ItalyGian Luigi, in arte Rudy, Allimondi, nasce a Torino nel 1958. Vive a Giaveno dall’età di dieci anni. Persona umile, come tante, ma con una forte vocazione al “fare” verso il prossimo. I primi passi da Volontario iniziarono nel 1991, quando indossò per la prima volta la divisa della Croce Rossa Italiana; molto esigente con se stesso, essendo nuovo, doveva imparare tutto e farlo al meglio possibile, conscio di non potersi permettere di sbagliare sulla pelle delle persone che cercava di aiutare. Tanti sono i ricordi accumulati nei numerosi anni di attività, durante i quali ha potuto conoscere e aiutare molta gente. Ma purtroppo c'è anche il rovescio della medaglia, ovvero l’acquisita consapevolezza del fatto che molte persone non sono riuscite a farcela, tra sofferenza e dolori; tuttavia, anche questo ha aiutato a rafforzare la sua persona, motivandolo ad andare avanti alla ricerca della miglior modalità per aiutare il prossimo. Ecco, in fondo, quello che Rudy è. Una persona semplice che ha sempre tentato di esprimere positività, per dare un aiuto concreto a chi avesse bisogno. Che indossasse o no una divisa non si è mai tirato indietro.
Premiazione del Concorso Letterario e Artistico ‘Fantasogni’
Piazza Mautino Piazza Molines 1, Giaveno, TO, ItalyIn occasione del 25° anniversario dalla scomparsa di Lorenzo Alessandri e Mario Molinari, i Comuni di Giaveno e Coazze hanno promosso il primo Concorso Letterario e Artistico 'Fantasogni'. L'iniziativa ha coinvolto moltissime classi delle scuole di ogni ordine e grado di Giaveno e Coazze, invitando gli studenti a esprimere la propria creatività ispirandosi alle opere dei due artisti.
Lorenzo Alessandri (1927-2000) è stato un pittore e artista visionario, fondatore del gruppo Surfanta, un movimento legato al surrealismo e alla fantasia. Le sue opere evocano mondi onirici e misteriosi, ricchi di simbolismi e suggestioni. Mario Molinari (1930-2000), invece, è stato un celebre scultore, noto per le sue opere colorate e monumentali, tra cui il 'Totem della Pace' situato all’ingresso di Coazze. Entrambi hanno avuto un forte legame con la Val Sangone e il concorso è nato proprio per rendere omaggio alla loro arte e alla loro capacità di evocare emozioni attraverso il sogno e la fantasia.
Il concorso ha proposto agli studenti di sviluppare, attraverso testi, poesie, elaborati grafici, pittorici e scultorei, una riflessione sulle emozioni e i sentimenti suscitati dalle opere di Alessandri e Molinari, esplorando il tema dell’evasione dalla realtà attraverso il sogno e l’immaginazione.
Durante il Festival delle Narrazioni, si terrà la premiazione del concorso e la visione degli elaborati realizzati dai partecipanti. Sarà un’occasione speciale per valorizzare il talento dei giovani e per riscoprire l’importanza dell’arte e della fantasia nel nostro territorio.
Arte in Movimento – Esibizione
Piazza Mautino Piazza Molines 1, Giaveno, TO, ItalyArte in Movimento presenta “PAGINE IN EQUILIBRIO”
Coreografie di Alessandra Pomata
Le coreografie prendono spunto dai libri e dalle sensazioni che le pagine hanno su di noi mentre le leggiamo e mentre ci scorrono tra le dita.
Un viaggio danzato con destinazione i nostri amati libri.
Guido Catalano – Catalano vs Bukowski, con Matteo Castellan
“Catalano vs Bukowski” non è uno spettacolo “su” Bukowski ma “con” Bukowski: poesie, racconti, lettere, diari per fare un viaggio nel mondo di un uomo che, malgrado le difficoltà della vita e la fama raggiunta in età avanzata, ha rivoluzionato l’universo della poesia americana e mondiale.
Guido Catalano ci mette anche qualcosa di suo, con tutta l’umiltà del caso.
Il tutto sapientemente accompagnato dal piano e dalla fisarmonica di Matteo Castellan.
Guido Saracco – Più umanesimo per usare al meglio l’IA
Piazza Mautino Piazza Molines 1, Giaveno, TO, ItalyL’ex Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco dialoga con la Direttrice del settimanale “La Valsusa” Federica Bello su un tema di scottante attualità.
Mentre le intelligenze artificiali occupano sempre più spazio nelle nostre vite, molte persone si spaventano, specie per la possibile perdita di posti di lavoro, e altre al contrario prendono tutto ottimisticamente, come se fosse “un gioco”. Soltanto con un approccio etico e responsabile, improntato all’umanesimo, in cui è l’uomo a rimanere al centro di tutto, si può guardare all’AI in modo più oggettivo e pensare a come questa tecnologia, che rimane un servizio, può migliorare la qualità della vita, senza stravolgerla.
Carlo Greppi – Figlia mia: Vita di Franca Jarach, desaparecida
Sala Consigliare Via F. Marchini 2, Giaveno, TO, ItalyQuando viene sequestrata, il 25 giugno 1976, la diciottenne Franca Jarach è forse l’ex allieva migliore del Colegio Nacional de Buenos Aires, la scuola più prestigiosa della capitale argentina. Vive una vita felice con i suoi genitori Vera e Giorgio, ebrei italiani rifugiatisi oltreoceano dopo le leggi razziali. È una ragazza brillante, unica figlia di una famiglia colta, inserita in una comunità cosmopolita. Scrive poesie, suona, dipinge e fa politica. Ha iniziato a lavorare come grafica e vuole diventare un’insegnante. Ma fare politica nell’America Latina del Plan Cóndor, dove l’opposizione viene schiacciata con l’eliminazione fisica dei dissidenti, può significare firmare la propria condanna a morte. Basta un libro, basta una canzone, basta che qualcuno sotto tortura sussurri il tuo nome. Franca diventa una dei 30.000 desaparecidos di quegli anni: di lei si perdono le tracce. Soltanto dopo sette anni di ricerche e false piste, telefonate ricattatorie e appelli, i genitori conoscono un primo iniziale frammento di verità. Ma sarà solo nel nuovo millennio che la madre riuscirà a mettere insieme tutti i pezzi e a scoprire cosa era successo a Franca. Carlo Greppi ricostruisce minuziosamente la sua corta vida attraverso fotografie, documenti, lettere e interviste. E poi c’è Vera: una madre coraggio capace di inserire la propria ricerca di verità in una lotta collettiva. Memoria, verità, giustizia, esigevano le Madres de Plaza de Mayo dal 1977. Ed è quello che infine accade, anche grazie alla tenacia di Vera, una delle ultime tra loro ancora vive.